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ASD Porchiano a rischio chiusura

La bozza di convenzione proposta dal Comune di Amelia all’ASD Porchiano – che prevede un contributo di duemila euro annui, che sarebbero destinati al pagamento delle utenze degli impianti sportivi – ha creato non pochi malumori e messo in dubbio la possibilità di proseguire nelle attività calcistiche.
L’allarme è stata lanciato prima sui social, dove Romano Banella, fra gli altri, ha scritto:
“Di questi tempi è dura portare avanti una società sportiva, lo scrivo con cognizione di causa; spesso, molto spesso è lo spirito di sacrificio di una, due persone al massimo che fanno da presidente, segretario, cassiere, accompagnatore, custode, autista, manutentore e quant’altro; perché? Perché gli piace, si potrebbe dire, oppure perché l’hanno fatto sempre; quelli più profondi potrebbero dire che lo fanno per togliere i ragazzi dalla strada (quante amicizie sono nate sui campi di Porchiano, Macchie, Sambucetole? Quanti di coloro che leggeranno hanno avuto un parente che ha giocato in quelle squadre, se non proprio loro stessi?), oppure per mantenere questo centro di aggregazione per anziani, o magari proprio perché il paese non offre null’altro; non c’è un motivo preciso, lo fanno per tutti questi motivi elencati. […] Io penso che con la rimodulazione di queste convenzioni si metta a serio rischio la sopravvivenza di queste realtà, andando a depauperare la socialità delle frazioni, oltretutto mettendo a repentaglio la sopravvivenza degli impianti sportivi che verrebbero abbandonati; e allora chiedo: ne vale la pena?”
Anche Sergio Pera ha espresso analoghe considerazioni:
“Come recita il gagliardetto, dal 1983 ASD Porchiano esiste. Tutto questo è stato possibile grazie alle giunte Comunali che si sono succedute fino ad oggi. Dalle notizie che girano, sembrerebbe che l’attuale Giunta Comunale vuole fare le volture di acqua e luce di cui sino ad oggi se ne era fatta carico, non permettendo cosi’ alla ASD di poter far fronte alle notevoli spese che occorrono per l’iscrizione al campionato e per la manutenzione dell’impianto sportivo. Se ho capito bene, il Comune vorrebbe, uso il condizionale, contribuire con 2000 euro al pagamento annuo delle utenze una volta fatta la voltura. Ora, basta fare due conti e i dovuti confronti con le altre realtà sportive del territorio per rendersi conto che con questa cifra non si va da nessuna parte. Le soluzioni alternative sembrano evidenti: o ci si viene incontro o si rischia di non potersi iscrivere al campionato. Speriamo che le voci che girano non siano vere e tutto si risolva per il meglio.”
Ma è soprattutto il presidente Bruno Catalucci ad esprimere con chiarezza le problematiche che si verificherebbero con la nuova convenzione:
“Non è possibile accettare un contributo di soli duemila euro annui, che secondo l’Amministrazione sarebbe da destinare al pagamento delle utenze relative agli impianti sportivi. Non basta ridurre i consumi, eliminare gli sprechi di acqua e rendere più efficienti gli impianti di illuminazione e riscaldamento, perché le voci si spesa per una società sportiva sono molteplici. E’ bene chiarire una volta per tutte che nell’arco dell’anno, la società affronta spese diversificate ed impegnative. Inoltre, se da una parte condividiamo l’opportunità di farci carico della polizza assicurativa per le attività e le strutture, ci preoccupa invece l’ipotesi, avanzata dal Comune, di mettere in capo alla società sportiva anche la manutenzione degli impianti. La proposta è inaccettabile perché, se si considera che la sola sostituzione delle lampade dei lampioni richiede l’intervento di una ditta specializzata, si tratterebbe di un ulteriore aggravio di costi che è difficile immaginare di pagare con soltanto duemila euro di contributo. Se da parte del Comune non ci sarà un ripensamento sulla convenzione da stipulare, senza sponsor e senza altre fonti di sostegno economico, il Porchiano è destinato a chiudere, e così un’altra società sparisce dal campionato. Così finirà tutto in malora, anche il campetto polivalente realizzato con sacrificio e dedizione dalla Pro Loco. Il Porchiano esiste da 35 anni e nel tempo è diventata una realtà sportiva importante per la sua comunità e per il territorio: ancora oggi dà occasoine a trenta ragazzi di stare insieme e di fare sport, e recentemente il gruppo ha anche accolto tre ragazzi rifugiati ospiti ad Amelia. Non può essere sottovalutata né sminuita dunque la funzione sociale svolta dalla nostra società, che si fa luogo di aggregazione e integrazione. Il Porchianoè un punto di riferimento e non può finire così”.
La palla, è il caso di dirlo, passa di nuovo all’Amministrazione Comunale. Vediamo se verranno recepite le istanze della comunità porchianese.

Promossi a pieni voti

La squadra di calcio di Porchiano arriva seconda nel suo girone, ma questo è un secondo posto particolare perché, finalmente, dopo quattro anni, consente alla compagine amerina la promozione in Seconda Categoria. Abbiamo incontrato alcuni protagonisti di questa stagione ed abbiamo rivolto loro qualche domanda.

Presidente Catalucci, in questi casi il merito va sempre diviso fra tutte le parti o sente di dover ringraziare qualcuno in particolare?
Il merito è della squadra e del suo allenatore che non hanno mai mollato la presa e hanno sempre creduto nei propri mezzi, allenandosi fino all’ultima giornata. E’ stata un’annata difficile, tormentata dagli infortuni e dalle squalifiche, e dopo un’avvio altalenante tra ottime prestazioni e prove incolori, si è arrivati ad un certo punto della stagione dove era impensabile una rimonta, avendo accumulato un distacco dal Lubriano di 7 punti a sole sei giornate dal termine. Dire che la fiducia riposta in questi ragazzi è stata ben ripagata.

Il prossimo campionato sarà molto più duro, come vi state organizzando?
In Seconda Categoria avremo bisogno di un impegno maggiore sia da parte della società che da parte dei giocatori: sul  primo versante stiamo cercando di portare forze nuove, sul secondo vorremmo confermare tutti i giocatori e se possibile, prendere qualche rinforzo che ci garantisca un campionato tranquillo.

Marco Pernazza, al primo anno da allenatore, subito hai ottenuto una promozione; proprio un bell’esordio?
Ribadisco il concetto espresso dal presidente sottolineando che a questi livelli la condizione fisica e quindi la costanza negli allenamenti fanno la differenza perché quasi tutte le squadre crollano a fine campionato. In più non scordiamoci che un’altra componente essenziale di ogni risultato è la fortuna, che nella prima fase ci aveva abbandonato.

Qual è stato il momento in cui hai capito di potercela fare?
Direi che decisivo è stato lo scontro diretto con il Lubriano, vinto per 1-0, che ha consentito un vantaggio di due punti risultati determinanti; però sicuro della promozione non lo sono stato mai, né quando abbiamo fatto 14 reti al Castiglione, né quando in effetti eravamo promossi, perché non sapevamo il risultato del Lubriano.

Ricordiamo i protagonisti di questa stagione:
Presidente Bruno Catalucci; Allenatore Marco Pernazza.
Portieri: Luca Sacripanti; Mirko Caiello.
Difensori: Emanuele Miliacca; Alessio Forti; Paolo Chieruzzi; Marco Pernazza; Rinaldo Stamigna; Marco Succhiarelli; Marco Tempobono; Michele Lorenzoni.
Centrocampisti: G. Luca Posati; Luca Grassi; Giordano Sisti; Dino Mengoni; Stefano Ercoli; Fabrizio Roccalto; Simone Mengoni.
Attaccanti: Giuseppe Sinatra; Gianni Felici; Carlo Leoni; Oreste Grilli; Luca Vincenzini.

(Articolo di C. L., apparso su Il Banditore di Amelia di giugno 1997)

Spareggio Porchiano – Lugnano

Domenica primo maggio, alle ore 16, al “Paticchi” di Amelia, si è disputata la partita di spareggio per accedere alla seconda categoria dilettanti, tra l’A.S. Porchiano ed il Lugnano.

Al cospetto di un discreto pubblico, confortato anche dalla bella giornata di sole, ambedue le squdre si sono date battaglia per tutti i novanta minuti.

La partita è stata equilibrata, con sprazzi di buon gioco dal’una e dall’altra parte.

Il Porchiano ha avuto a disposizione diverse occasioni da rete, ma non è riuscito mai a finalizzarle, cosicché, come spesso accade nel calcio, “chi sbaglia paga”.

Infatti all’80° minuto è arrivato per il Lugnano il goal partita: il centrocampo lugnanese si impossessava di una corta respinta della difesa del Porchiano e prontamente lanciava l’attaccante Pinguino che, partendo dal filo del fuorigioco, non aveva difficoltà ad insaccare.

I giocatori del Porchiano si portavano verso l’arbitro protestanto per il presunto fuorigioco del marcatore stesso, ma il direttore di gara convalidava la rete, con l’immaginabile gioia dei lugnanesi.

Ai ragazzi del Porchiano non rimaneva che l’amaro in bocca per il maggior numero di occasioni da rete non concretizzate.

(Articolo di Federico Quadraccia, apparso su Il Banditore di Amelia di Amelia di maggio 1994)

Piccolo mondo calcistico

E’ una piccola realtà, fatta di semplicità e di sacrificio, ma dà grandi soddisfazioni a chi vi dedica tempo ed energie.

Porchiano, nemmeno seicento abitanti, ha la sua squadra di calcio che corre e suda in terza categoria, certamente non nel limbo del calcio dilettantistico, ma con grosse possibilità di ottenere una promozione.

A tre giornate dal termine del campionato, è in seconda posizione di classifica, preceduta a quattro lunghezze dall’Avigliano e seguita a due da Lubriano e Lugnano, che dovranno affrontarsi prossimamente.

Si profilano dunque gli spareggi e questo vuole essere un invito per tutti gli sportivi del nostro comprensorio a seguire e quindi aiutare questa piccola società, che non ha grandi ambizioni, ma soltanto tanta passione e voglia di ben fare. Questo è sicuramente l’aspetto più significativo ed interessante: infatti le armi su cui fondiano i dirigenti del Porchiano, che non dispone di vistose risorse, non possono che essere l’impegno ed il sacrificio, valori che ultimamente nel mondo dorato del pallone si sono perduti nei meandri delle coscienze, scadendo anzi meri accessori.

Tuttavia questa semplice base di partenza costituisce un esempio da seguire per tutti noi, e come singoli e come membri di un insieme, sia nella vita civile, sia nella vita sportiva.

(Articolo senza firma, apparso su Il Banditore di Amelia di aprile 1994)