Scuola rurale di Santa Caterina

Questa scuola viene istituita nel 1945, ubicata per la strada di Porchiano in località “Luchiano”.

1945-1946 Nell’anno scolastico 1945-1946 l’insegnante è Elena Campolongo, la quale il 3 novembre scrive che la scuola è costituita da due magazzini, uno è l’aula scolastica e l’altra è l’abitazione dell’insegnante. Gli alunni sono 23, alcuni hanno perso qualche anno di scuola a causa della guerra. A dicembre la maestra ha annotato che alcuni alunni stanno indietro ma spera che riuscirà a muoverli dalla loro posizione. Il 9 febbraio si ha la visita del direttore che ha notato come la maestra abbia lavorato e le augura di compiere bene il programma cominciato. Il 22 maggio la maestra scrive di essere contenta di aver raccolto delle offerte tra i bambini per la lotta antitubercolare. Il 19 giugno si svolgono gli scrutini delle classi prima e seconda. Nella classe prima sono promossi 9 alunni su 11, nella classe seconda sono promossi 6 alunni su 9. Il 21 giugno si svolgono gli esami della classe terza, i due alunni presenti sono stati promossi.

1946-1947 Nell’anno scolastico 1946-1947 l’insegnante è di nuovo la signorina Campolongo, la quale scrive che conosce gli alunni delle classi seconda e terza e ciò le impedisce di ottenere la disciplina che un insegnante nuovo ottiene i primi giorni ma ciò che le interessa è di avere il compito molto facilitato. Si prefigge di abilitare gli alunni a pensare e ad esporre ciò che pensano, improntare nel loro cuore sentimenti di bontà ed aspirazioni di bene. L’aula è sconfortante, l’ambiente che la circonda è un ambiente di campagna, fatto di gente buona, il Comune non si interessa a questa scuola. A gennaio si sono registrate molte assenze a causa del freddo e della neve. A febbraio i bambini che abitano lontano spesso non vengono a causa delle piogge. Il 31 marzo la scuola è visitata dall’ispettore, dal quale la maestra ha imparato qualcosa di utile per l’insegnamento. Il 21 giugno, ultimo giorno di scuola, la maestra dichiara che è troppo esserci stata per due anni in questa scuola, essendo sconfortante per la negligenza delle autorità. Il 9 luglio si svolgono gli esami della classe terza, tutti e quattro gli alunni sono promossi.

1951-1952 I registri successivi rinvenuti sono dell’anno scolastico 1951-1952, anno in cui sono presenti le classi prima, seconda, terza e quinta, affidate al maestro Sante Banella. Il 1 ottobre iniziano le lezioni, il 28 ottobre viene in visita il direttore che nota lo scarso numero degli iscritti a causa dei lavori di vendemmia e di semina. A novembre le lezioni procedono regolarmente perché qualche genitore è stato esortato ad inviare i propri figli a scuola.  A febbraio lo svolgimento del programma procede regolarmente ed è ben assimilato dagli alunni. Il 27 marzo si ha una breve visita del direttore e ad aprile la buona stagione permette una regolare frequenza da parte di tutti gli alunni. Il 3 giugno si ha un’altra visita del direttore. Il 13 e 14 giugno si svolgono gli esami della classe terza, mentre il 20 e 21 si svolgono quelli della classe quinta.

1952-1953 Nell’anno scolastico 1952-1953 l’insegnante è di nuovo il maestro Banella, nominato per la prima volta a S. Caterina nel 1948, il quale il 1 ottobre inizia le lezioni con orario 9-13,10 con molti alunni assenti a causa della vendemmia. A novembre la frequenza è più normale, mentre a dicembre si hanno molti assenti a causa del freddo intenso. Il 13 gennaio si ha la visita del direttore a cui il maestro fa presente la mancanza del materiale strettamente necessario, come i calamai. A febbraio sono registrate assenze per influenza ed anche a marzo assenze per la stagione fredda. Ad aprile lo svolgimento del programma ha ripreso la sua regolarità. Il 22 maggio si svolgono gli esami nella classe terza. Le lezioni si sono svolte dal 1 ottobre al 15 maggio dalle 8,30 alle 12,40.Il locale scolastico è privato e si trova in pessime condizioni. L’aula è la peggiore, secondo il maestro, del circolo di Amelia, è situata aldisopra di una stalla di maiali. Gli alunni per arrivare a scuola percorrono molti chilometri. La collaborazione tra famiglia e scuola è scarsa. il programma è stato svolto regolarmente con difficoltà nella lingua italiana a causa delle espressioni dialettali.

1955-1956 L’ultimo registro rinvenuto di questa scuola è dell’anno scolastico 1955-1956. L’insegnante è ancora il maestro Banella, il quale ha annotato nella cronaca il 21 novembre la festa degli alberi svoltasi a Porchiano presso la chiesa di S. Cristina. Il 10 dicembre la frequenza è regolare e con la massima puntualità. Il 9 gennaio al ritorno dalle vacanze, la frequenza è buona ma si è a disagio a causa del riscaldamento insufficiente e dell’odore sgradevole delle pecore che proviene dalla sottostante stalla. A febbraio si hanno molte assenze per il maltempo e la neve. A marzo prosegue il maltempo e le assenze che causano l’influenza. Il maestro viene a scuola anche in precarie condizioni di salute facendo presente che in 26 anni di servizio non ha usufruito di un solo giorno di congedo. Dal 5 all’8 giugno si svolgono le prove di scrutinio per le classi prima e quarta ed il 12 giugno si svolgono gli esami per la classe terza. Le lezioni si sono svolte dal 3 ottobre al 19 giugno. Le condizioni del locale scolastico sono pessime e mancante è l’arredamento. Anche le condizioni dell’ambiente sono pessime  ma ottimi sono i rapporti scuola. famiglia. I programmi sono stati svolti regolarmente malgrado il pessimo inverno.

RICORDI Dal 1964 al 1965 la scuola di S. Caterina viene denominata “G. Mameli”, viene soppressa nell’anno scolastico 1970-1971, dove funzionava la pluriclasse (terza, quarta, quinta) per un totale di 5 alunni affidati alla signora Maria Polimadei Quadraccia. Tra gli alunni ricordiamo Narciso Piccioni, il quale racconta che la scuola non era altro che un’aula allestita nel piano inferiore di un’abitazione di campagna, arredata da alcuni banchi di legno e da una lavagna fissata al muro, era riscaldata dalla stufa a legna ed illuminata da una lampada a petrolio. Lui per andare a a scuola percorreva circa tre chilometri, portava una cartella di cartone ed anche la merenda. Indossava il grembiule blu con colletto bianco e fiocco celeste. Era vestito con pantaloni corti sia d’inverno che nelle altre stagioni. Il suo insegnante è stato il signor Banella, che abitava a Porchiano. Si ricorda che mentre andava a scuola aveva paura di un cane che aveva visto per la strada e poiché a scuola non ci voleva andare a più, l’hanno dovuto accompagnare. A Santa Caterina il signor Narciso ha frequentato le classi prima e seconda, le altre classi le ha frequentate nella scuola di Camerata.

(Tratto da “La storia delle scuole elementari di Amelia, 1940-1960”, di Vera Barbini)