Scuola rurale di Porchiano

Scuola già presente dal 1900, viene distinta dal 1902 al 1915 in maschile e femminile, anno in cui viene istituita la classe quarta. Fino al 1940 ha insegnato il maestro Sallustio Cinti, nato ad Amelia nel 1883, deceduto a Guardea nel 1965, nominato per concorso, fornito di patente ottenuta in Perugia l’8 luglio 1901, prestante servizio nella scuola di Porchiano dal 1 settembre 1902. Nel 1929 viene ad insegnare la maestra Maria Rossi, nata nel 1891 a S. Marino nel 1918, deceduta nel 1950.

1940-1941 Nell’anno scolastico 1940-1941 insegna nelle classi prima e terza l’insegnante Sallustio Cinti, il 29 ottobre nella cronaca del registro il supplente scrive di aver preso servizio il 22 ottobre, gli alunni si sono tutti presentati ed hanno avuto inizio le lezioni regolarmente. Il XIX° annuale della “Marcia su Roma” è stato ricordato a tutti gli alunni. Il 4 novembre è stato ricordato in classe l’anniversario della vittoria. Il 5 dicembre è stato commemorato in classe il gesto del balilla. Il 16 dicembre riprende servizio il maestro Cinti dopo due mesi di congedo, scrive che pochissimo è stato fatto nella prima classe, molti non hanno ancora i quaderni necessari. E sono senza libro. Altrettanto può dire della classe terza, la maggioranza non ha i libri di testo e i quaderni prescritti. Il 20 gennaio il maestro Cinti lascia il servizio perché malato. Il 22 gennaio assume servizio il supplente ed il 24 marzo riprende servizio il maestro Cinti. Nella relazione finale è stato annotato le dimensioni dell’aula ( 6,70 x 5,30 x 3,20), il riscaldamento per mezzo della stufa, l’arredamento mediocre, il materiale didattico scarso, l’orario 8,30–11,45, 13,30-16,45. La frequenza degli alunni è stata regolare, tranne nei giorni di pessimo tempo da parte dei bambini di campagna. Per gli alunni si sta organizzando la colonia. La scuola ha bisogno di un arredamento migliore e più moderno e sufficiente, un’aula migliore per capacità ed arredata con materiale moderno e fornita di mezzi didattici necessari all’insegnamento. La scuola a cura del maestro ha un piccolo giardino ed un orto ove gli alunni vengono addestrati ed abituati al lavoro e alla conoscenza delle principali colture. Sarebbe necessaria l’istituzione della classe quinta, il maestro sta provvedendo al locale scolastico. Gli alunni si sono mostrati diligenti con interessamento delle famiglie che hanno avuto frequenti contatti con l’insegnante. L’indirizzo seguito dall’insegnante è stato quello dettato da tanti anni di esercizio didattico e secondo le istruzioni ricevute dalle autorità scolastiche. Il programma è stato svolto regolarmente e discreto è stato il profitto degli alunni nelle singole classi. Le classi seconda e quarta sono affidate alla maestra Rossi, la quale ha annotato nella cronaca del registro il 16 ottobre l’inaugurazione dell’anno scolastico. Il 30 ottobre ha ricordato agli alunni la giornata del risparmio, dopo aver commemorato la marcia su Roma e parlato dell’incontro tra Mussolini ed Hitler a Firenze. Il 4 novembre è stata commemorata l’anniversario della vittoria, il 18 novembre l’anniversario delle sanzioni economiche ed il 5 dicembre il gesto del balilla. L’11 dicembre la maestra scrive che la maggior parte dei compiti che si fanno in classe sono diari sulle gesta di ciò che succede in questo periodo con la guerra. Il 27 dicembre la maestra ha annotato molte assenze degli alunni a causa della neve e del freddo intenso. Nel mese di gennaio e febbraio la maestra ha letto ai bambini i bollettini di guerra ed ha narrato loro i fatti gloriosi della guerra con commenti e la trascrizione di diari. Nel mese di marzo si è continuato a leggere e a scrivere il bollettino di guerra e con un giovane del premilitare sono stati iniziati gli esercizi di marcia. Nel mese di aprile la maestra scrive che cerca di in fondere ai suoi alunni sentimenti di amor patrio e spirito combattivo, come vuole il Duce ed i suoi ex alunni combattenti le scrivono pieni di entusiasmo. Il 9 maggio sono iniziati gli scrutini, durati fino al 15, nella classe seconda sono stati promossi 21 alunni su 27, mentre nella classe quarta su 16 alunni sono stati promossi 11. Il 15 chiudendosi la scuola, la maestra commenta “Ringraziamo il Signore che nonostante la guerra ed i padri ed i fratelli richiamati alle armi ed al fronte non ci sono stati casi tristi, tutti hanno scritto e dato notizie a casa”. Nella relazione finale la maestra ha annotato l’arredamento ed il materiale didattico buono, l’orario invernale 8,50-11,50 e 12,45-18,50, quello estivo 8,15-11,40-13,50-17,50. La cattiva stagione non ha permesso agli alunni la massima frequenza. Gli alunni quest’anno beneficeranno dell’assistenza delle colonie estive. Sono stati iscritti 9 figli della lupa, 20 balilla e 16 piccole italiane e sono state organizzate 60 massaie rurali. La maestra si propone di fare sempre tutto il bene possibile ai suoi alunni per il bene della loro anima e del loro corpo. La seconda classe ha dato risultati soddisfacenti, gli alunni diligenti, volenterosi e disciplinati le hanno permesso di svolgere tutto il programma. La classe quarta ha avuto tante difficoltà da superare sia nella disciplina che nello svolgimento del programma, che è stato anche in questa classe completamente svolto.

1941-1942 Nell’anno scolastico 1941-1942 le classi seconda e quarta sono affidate al maestro Sallustio Cinti, il quale ha annotato nella cronaca del registro il 5 ottobre l’inaugurazione dell’anno scolastico la commemorazione del 28 ottobre e della data del 4 novembre. Il 9 febbraio il maestro ha annotato che lascia l’insegnamento per 60 giorni, sostituito dalla signorina Maria Paolocci, la quale il 20 febbraio scrive di essere la prima volta che insegna e con grande soddisfazione può constatare che i bambini apprendono bene e migliorano di giorno in giorno. “Ho fermo proposito di adempiere sempre il mio dovere d’insegnante per il bene della scolaresca ed anche per mia soddisfazione”. Il 5 marzo la maestra ha ricordato in classe l’eroica figura del viceré d’Etiopia il duca Amedeo d’Aosta. Il 18 marzo gli insegnanti del circolo di Amelia sono stati invitati ad assistere adunati al palazzo rosa la dimostrazione degli esercizi ginnastici svolti alla presenza dell’ispettore e del direttore. Il 23 marzo la maestra ha commemorato il classe l’anniversario della fondazione dei fasci di combattimento. Il 13 aprile ha ripreso servizio il maestro Cinti, il quale il 1 giugno ha annotato l’inizio degli esperimenti in classe per gli scrutini ed il 13 giugno la chiusura della scuola. Nella relazione finale del registro il maestro ha annotato la sua nomina nella sede attuale il 31 agosto 1902, le dimensioni dell’aula (6,70 x 5,60 x 3,20), il riscaldamento per mezzo della stufa, l’arredamento sufficiente, il materiale didattico insufficiente, l’orario invernale 09-11,45 e 14-16,45, quello estivo 8,30-11,15 e 15-17,45. Gli scolari hanno frequentato regolarmente e con assiduità, sono stati assistiti con la befana fascista e con la refezione scolastica, che ha funzionato dal 19 gennaio al 13 giugno. Sono risultati iscritti 24 balilla e 22 piccole italiane. E’ necessario secondo il maestro un edificio scolastico rispondente ai bisogni della scuola moderna, materiale d’arredamento e didattico più moderno e l’istituzione della classe quinta. Buona la diligenza e la disciplina della scolaresca. Il programma è stato svolto regolarmente e con discreto profitto. Il programma di lavoro è stato svolto solo in parte, fu portato a termine il lavoro di preparazione nel campo sperimentale annesso alla scuola. Le classe prima e terza sono affidate alla maestra Rossi, la quale il 6 ottobre ha annotato l’inaugurazione dell’anno scolastico con la leva fascista attraverso la cerimonia religiosa svolta dall’arciprete don Zappetelli. La maestra ha commemorato con gli alunni le date storiche del 28 ottobre e del 4 novembre e l’11 novembre ha parlato agli alunni del compleanno del Re. Il 5 dicembre è stato commemorato il gesto del balilla ed l’8 dicembre gli alunni hanno ascoltato alla radio la dichiarazione di guerra del Giappone agli Stati Uniti. Dal 20 dicembre al 19 gennaio si sono svolte le vacanze natalizie. A febbraio si sono registrate molte assenze degli alunni a causa del freddo intenso ed a marzo la maestra ha commemorato la figura del duca d’Aosta apprendendo per radio la notizia della sua morte. Il 21 aprile la maestra ha commemorato il natale di Roma ed il 9 maggio commemora i soldati italiani, essendo la festa dell’esercito. Il 2 giugno la maestra ha ricordato agli alunni la figura di Garibaldi ed il 13 si è chiuso l’anno scolastico e la maestra consegnando le pagelle il 25, cercherà di portare ad ogni scolaro la pace nel cuore e la certezza che ha fatto tutto per il loro bene.Nella relazione finale la maestra ha annotato di possedere 20 anni di servizio, le dimensioni dell’aula (5,85 x 3,20 x6), il riscaldamento con il focolare, l’arredamento è vecchio ed il materiale didattico brutto, l’orario 9-11,30 e 14-16,30.La maggior parte degli alunni di campagna si deve faticare molto per farli venire a scuola. Gli alunni hanno partecipato alla refezione scolastica e non si sono svolte feste a causa della guerra. Risultarono iscritti 25 figli della lupa, 17 balilla e 14 piccole italiane e furono organizzate 56 massaie rurali. Al momento attuale la maestra non può fare osservazioni, iniziative e proposte. Gli alunni sono stati diligenti, disciplinati e rispettosi. Il programma è stato volto in entrambe le classi, ma la maestra scrive che con un asilo i bambini starebbero meno in mezzo alla strada ed sarebbero più avanti con lo studio. 1942-1943 Nell’anno scolastico 1942-1943 le classi prima e terza sono affidate alla maestra Caterina Andreani, di Guardea, la quale il 20 ottobre scrive di essere stata nominata dal Provveditore agli studi prendendo servizio nella scuola di Porchiano il 10 ottobre. Il 17 novembre è annotata la visita della direttrice Orsini, la maestra scrive di sostituire al metodo tradizionale quello globale sicura di ottenere ottimi risultati. Il 5 dicembre è stato commemorato il gesto del balilla ed il 15 dicembre la maestra ha inviato alla direttrice 75 sigarette per i soldati, 13 cartoline illustrate e una dozzina di lamette. La maestra riprende servizio il 15 febbraio, dopo un periodo di vacanza piuttosto lungo. Il 1 marzo si commemora l’anniversario della morte del duca d’Aosta ed il 7 aprile gli alunni hanno portato in classe le uova per i combattenti. Dal 21 aprile al 27 aprile si svolgono le vacanze di Pasqua. Il 5 maggio la maestra ha reso noto agli alunni il discorso del Duce ed il 20 maggio si chiude l’anno scolastico. Nella relazione finale la maestra ha annotato le dimensioni dell’aula (4x4x5), il riscaldamento per mezzo della stufa, l’arredamento ed il materiale didattico mancante, l’orario 8,30-11,30 e 12,30-14,30. Risultarono iscritti 26 figli della lupa, 7 balilla, 7 piccole italiane e furono organizzate 82 massaie rurali. Le classi seconda e quarta sono affidate alla maestra Rossi, la quale il 1 ottobre scrive di aver iniziato l’anno scolastico. Il 28 ottobre la maestra ha commemorato l’anniversario della marcia su Roma ed il 30 ottobre ha parlato agli alunni della festa del risparmio. Commemorata la data del 4 novembre, la maestra ha annotato il 9 novembre l’adunanza degli insegnanti tenutasi nel fascio di Amelia, ad opera della nuova direttrice Iole Orsini, la quale ha visitato le classi il 18 novembre, raccomandando ai bambini il grembiule e di studiare con diligenza. Il 5 dicembre la maestra ha parlato ai a bambini del gesto del balilla, facendo loro ascoltare alla radio alcuni giorni prima il discorso del Duce. A gennaio si svolgono tre lezioni settimanali in entrambe le classi e le lezioni riprendono normali il 15 febbraio. Il 1 marzo è stata commemorata la morte di D’Annunzio ed il 3 marzo del duca d’Aosta. L’8 aprile la maestra annota la diminuzione delle assenze degli alunni a causa degli orecchioni, epidemia calmatasi il 27 aprile. Il 4 maggio gli alunni hanno accompagnato al cimitero la vecchia insegnante di Porchiano Onorina Panezi a cui la maestra manda il suo perenne ricorso e la sua fervida prece. Il 14 maggio gli alunni apprendono alla radio la sconfitta della prima armata italiana in Tunisia, comandata dal generale Messe ed il 20 maggio terminano le lezioni, dato il nuovo stato di guerra. Nella relazione finale la maestra ha annotato che gli alunni sono venuti a scuola la maggior parte con sufficiente frequenza, la frequenza infatti è una difficoltà grandissima, perché si fa fatica e non si ha profitto. La maestra ha svolto quasi tutto il programma ma non l’ha potuto ripetere, perché a causa dello stato di guerra, la scuola ha dovuto chiudere anticipatamente. In questo anno è stata istituita anche la classe quinta, affidata alla maestra Ersilia Riccetti di Narni scalo, la quale il 7 novembre scrive di aver preso servizio come supplente il 30 ottobre. L’11 novembre scrive che ha trovato i ragazzi molto indietro e le sembra quasi impossibile poter iniziare il programma della quinta classe. Il 18 novembre la maestra ha ricevuto la visita della nuova direttrice, la quale ha esortato l’insegnante a seguitare con perseveranza nell’insegnamento. A gennaio la maestra scrive di aver curato la corrispondenza con i soldati ed è annotata l’inizio del doposcuola fino alla ripresa delle lezioni normali il 15 febbraio. A marzo gli alunni sono stati condotti a visitare le scuole elementari di Lugnano. L’8 maggio la maestra ha commemorato con gli alunni la fondazione dell’impero, esaltando l’eroismo dei nostri soldati ed il 20 maggio, dato lo stato attuale della guerra, è stato decretato la chiusura dell’anno scolastico. Nella relazione finale la maestra ha annotato che la frequenza degli alunni durante l’anno è stata assidua, buona la disciplina ed il programma è stato svolto regolarmente anche se con qualche difficoltà nell’insegnamento delle singole materie.

1943-1944 Dell’anno scolastico 1943-1944 sono stati conservati soltanto i registri degli scrutini ed esami, dai quali sappiamo che le classi prima e terza furono affidate alla maestra Rossi, le classi seconda e quarta alla maestra Antonietta Giraldi e la classe quinta alla maestra Lidia Mattioli. 1944-1945 Nell’anno scolastico 1944-1945 la classe prima è affidata al maestro Carlo Tronfietti, di Terni, il quale assume l’insegnamento della classe il 17 febbraio; precedentemente la classe era stata tenuta dalla maestra di Amelia Luciana Quadraccia. Dai primi contatti con gli alunni il maestro si accorge che il programma è stato svolto ma gli alunni hanno gravi lacune. Egli è costretto ad iniziare da capo, non riuscendo a capire quale debba essere il suo punto di partenza e cerca di curare soprattutto l’ordine, base essenziale per un qualsiasi progresso. A marzo scrive che nel compilare il programma ha tenuto conto delle condizioni della scolaresca, dell’ambiente in cui vive e dei bisogni della popolazione. Nella formazione dell’orario ha cercato di attenersi al quadro di orientamento, togliendo il tempo dedicato a materie meno importanti e aggiungendolo ad ore destinate agli insegnamenti essenziali come la lettura, gli esercizi di lingua e di aritmetica. Le condizioni della scolaresca sono discrete, ha ottenuto la disciplina e nota con soddisfazione la loro buona volontà nell’apprendere, oltre a ciò sono discretamente ordinati e puliti e tutto questo gli consente di sperare per il buon svolgimento del programma. Frequenti sono le assenze degli alunni e ciò dipende, secondo il maestro, dalle famiglie che poco s’interessano alla scuola. Il 30 aprile è annotata la liberazione dell’Italia dai tedeschi, il 7 maggio la fine della guerra in Europa, il 16 giugno la chiusura della scuola ed il 18 giugno il termine degli scrutini. Nella relazione finale del registro il maestro ha annotato l’inizio delle lezioni il 4 dicembre per la classe prima anziché il 4 novembre come per le altre classi, a causa dell’impossibilità dell’insegnante di procurarsi un soggiorno in questa sede, il maestro si dichiara soddisfatto del profitto degli alunni. Le classi seconda e terza sono affidate alla maestra Rossi, la quale ha annotato nella cronaca del registro l’apertura della scuola ai primi di novembre e all’inizio per la mancanza dell’insegnante di prima classe, ha dovuto tenere tutti gli alunni. A dicembre la situazione è migliorata. Gli alunni della classe terza sono indietro, quelli della classe seconda procedono lentamente ma sono irrequieti e recalcitranti. Il 10 febbraio la maestra ha annotato la visita del direttore Frezza, che le ha imposto l’orario di 3 ore settimanali saltando come vacanza il giovedì, con orario 8,30-11 classe terza e 14-16 classe seconda. Il 3 aprile tutti gli alunni sono ritornati dalle vacanze di Pasqua contenti, in questo mese non è avvenuto nulla di notevole, l’orario si completamente svolto e tutto è in ordine. Gli scolari a maggio con il caldo sono irrequieti e coloro che stanno in campagna fanno fatica a venire a scuola nel pomeriggio. Ha dovuto tralasciare di riunire le classi perché gli alunni della classe seconda sono troppo irrequieti ed il profitto è esiguo. A giugno la maestra ha ripassato il programma in entrambe le classi ed il profitto è stato abbastanza buono. Il programma è stato completamente svolto in entrambe le classi e si augura che i genitori abbiano seguito le sue raccomandazioni di seguirli sempre e con amore. Le classi quarta e quinta sono affidate al supplente Sante Banella, nato Perugia, residente ad Amelia, che il 4 novembre scrive di riprendere l’insegnamento dopo due anni di assenza per richiamo alle armi. “La scuola ha risentito di questo disastro ed i ragazzi che non vengono più da molti mesi hanno dimenticato anche quel poco che avevano appreso. Dappertutto è distruzione ma specie nel campo morale e scolastico. Occorre rimettersi all’opera con un solo proponimento: ricostruzione”. Il 21 dicembre avvicinandosi il Natale, il maestro scrive che tutti sono in attesa della fine della guerra che sembra dover giungere da un momento all’altro, ma che in realtà non giunge mai. L’8 gennaio, al ritorno dalle vacanze il maestro scrive che sono tutti animati da volontà anche se il programma da svolgere è considerevole. I ragazzi frequentano assiduamente anche se è molto freddo e le strade sono impraticabili. A marzo la scuola procede bene e i gli alunni vengono a scuola sempre assiduamente e profittano discretamente. Il 4 aprile è annotato come ci si prepara verso l’ultima fatica in previsione e degli esami ed il 30 aprile viene comunicata dalla radio la fine della guerra in Italia ed il 7 maggio in Europa. L’11 maggio si svolge vacanza per la festa della protettrice S. Cristina ed il 16 giugno terminano le lezioni. Il 20 giugno si svolgono gli esami di quinta, su 14 esaminati sono approvati 10. Nella relazione finale del registro il maestro ha annotato la sua prima nomina nella scuola di Palliccio il 16 ottobre 1940, lo stipendio annuo di lire 4600 e di possedere tre anni di servizio nella scuola e 1 nella sede attuale. 1945-1946 Nell’anno scolastico 1945-1946 la classe prima è affidata alla maestra Rossi, la quale il 1 ottobre scrive nella cronaca del registro ha annotato l’inizio delle lezioni. Il mese di ottobre trascorre calmo e tranquillo ma gli alunni progrediscono lentamente perché, non essendoci un asilo, ai bambini bisogna insegnare anche le minime regole quando entrano a scuola. Il 22 dicembre la maestra scrive che dopo natale dovrà lasciare i bambini che non potranno fare nulla durante l’anno e seguitare il programma con i migliori. Il 7 gennaio, al ritorno dalle vacanze, la maestra scrive che i bambini sono inquieti, a causa del freddo presente nell’aula e la legna arriva il 21 gennaio. Il mese di febbraio trascorre senza nulla di rilevante, gli alunni progrediscono abbastanza bene. Il 30 aprile la maestra annota che alcuni bambini ripeteranno la classe e tra le bambine spera che si facciano onore le più brave. Nel mese di maggio si è concluso poco a causa delle vacanze. Il 18 ed il 19 si svolgono gli scrutini, 22 alunni sono promossi ed 11 rimandati. Le classi seconda e terza sono affidate alla supplente Luciana Menna, la quale il 3 ottobre scrive di aver preso servizio presso la scuola di Porchiano, i bambini sono tanti e turbolenti e sono molto indietro. A novembre i bambini cominciano a prendere via ma c’è molto da lavorare nella classe terza. A dicembre la maestra scrive che si va avanti discretamente e finalmente gli alunni di terza hanno acquistato un po’ di capacità nei calcoli scritti ed orali. A gennaio le classi procedono bene ma la disciplina è sempre il problema cruciale da risolvere. A febbraio sono stati acquistati i libri di Pinocchio e Ciuffettino, ma la lettura avverrà solo come premio per un buon comportamento. A marzo il sacerdote ha ripreso a frequentare la scuola per le lezioni di religione. A maggio il programma è terminato e a giugno la maestra si ritiene soddisfatta dei risultati ottenuti, 8 promossi nella classe seconda ed 8 rimandati, nella classe terza 9 promossi e 7 rimandati. Nelle classi quarta e quinta insegna il maestro Banella, il quale il 1 ottobre ha annotato l’apertura della scuola ed il 1 novembre scrive che gli alunni sono molto indietro di tutto, il programma non lo hanno svolto completamente e quel poco svolto non è stato assimilato. Nella classe quinta non si può iniziare lo svolgimento del programma e la classe quarta preoccupa per la disciplina ed il profitto .A gennaio la frequenza è assidua nonostante la stagione rigida ed alcuni alunni debbano fare 4 o 5 chilometri di strada. Il 20 maggio iniziano nell’aula i lavori di sostituzione di un trave pericolante ed il 2 giugno il maestro annota la stanchezza che accusano gli alunni. Il 18 giugno si svolgono gli scrutini della classe quarta (6 promossi e 2 rimandati) e gli esami nella classe quinta (6 promossi su 7 rimandati).

1946-1947 Nell’anno scolastico 1946-1947 la classe prima è affidata al maestro Banella, il quale ha iniziato l’insegnamento il 10 novembre. Gli alunni frequentano regolarmente e seguono con buona volontà. A gennaio il freddo intenso e le assenze ostacolano il regolare svolgimento ed anche a febbraio subentrando alla neve la pioggia. A marzo continua ancora il maltempo ma la maggior parte degli alunni sfida il tempo. Il maestro è contento del lavoro svolto e dei risultati ottenuti. Ad aprile il programma è completamente svolto e ben assimilato dagli alunni. A maggio la stanchezza comincia a farsi sentire ma la lettura delle avventure di Pinocchio li appassiona e li diverte. A giugno agli scrutini risultano promossi 16 alunni e 2 sono i rimandati. Le classi seconda e terza sono affidate alla maestra Rossi, la quale il 15 ottobre ha annotato l’inizio delle lezioni ed il 14 novembre si lamenta di avere sempre il maggior numero di alunni. Il 19 novembre è annotata la visita del direttore Frezza che ha dato agli insegnanti raccomandazioni, consigli ed opportune chiarificazioni. A gennaio il programma è stato svolto regolarmente e a febbraio gli alunni sono molto vivaci e secondo la maestra sono stati così ridotti dalla guerra. A marzo il programma è stato svolto abbastanza bene. La maggior parte degli alunni viene a scuola volentieri. Il 30 aprile la maestra si lamenta di avere la la giornata totalmente occupata dalla scuola. Il mese di maggio è trascorso tranquillamente, gli alunni si stanno preparando all’esame. Il 23 giugno iniziano gli esami, sono presenti 13 alunni, il presidente è il maestro Milani ed il commissario la maestra Nenna, sono promossi 10 alunni Nelle classi quarta e quinta insegna la signorina Menna Luciana, la quale scrive ad ottobre di essere contenta che dopo 7 anni d’insegnamento le siano state affidate per la prima volta le classi quarta e quinta. Il 4 dicembre è annotato come gli alunni frequentino con sufficiente entusiasmo. A gennaio si verificano molte assenze a causa del cattivo tempo e dell’impraticabilità delle strade. A febbraio gli alunni sono entusiasti per la sistemazione della radio. L’8 marzo la maestra scrive che i bambini hanno vinto al concorso della R.G.I ed hanno avuto in premio un abbonamento al “Giornalino” per 3 mesi. Il 28 marzo è annotata la visita settimanale dell’arciprete per la lezione di religione. Il 15 aprile gli alunni vengono condotti a fare una passeggiata. A maggio continua lo studio, gli alunni della classe quinta si preparano agli esami. Il 25 giugno chiude l’anno scolastico. Si svolgono gli scrutini della classe quarta con 9 promossi su 12 alunni agli esami di quinta, 6 sono i promossi e 3 i rimandati.

1947-1948 Nell’anno scolastico 1947-1948 la classe prima è affidata al maestro Giovambattista Zuppello, il quale ad ottobre ha annotato l’inizio dell’anno scolastico e scrive che dovrà cercare di dare agli alunni non cognizioni transitorie che seguono la forza del momento ma una profonda convinzione, una chiara visione del dovere che permanendo nel fanciullo gli siano sicura guida per essere il nuovo italiano a portare alla patria tutta la volontà ed energie necessarie. A gennaio il maestro ha narrato agli alunni alcune favole di cui sono rimasti molto soddisfatti. A febbraio una battuta umoristica del maestro, dopo lo svolgimento dei compiti assegnati, ha fatto divertire gli alunni, tanto da richiedere il bis. A marzo il maestro ha creato negli alunni l’atmosfera spirituale adatta alla Passione della Pasqua. Ad aprile si ha un’altra sosta allo svolgimento del programma a causa delle elezioni politiche. Il mese di maggio e giugno sono dedicati al lavoro libero del fanciullo per mettere a profitto la spontanea e originale attività della scolaresca. Nella classe seconda insegna il maestro Bonella, il quale ad ottobre scrive di essere contento di lavorare con gli alunni dell’anno scorso ed a novembre annota che il programma procede regolare. A dicembre scrive che l’aula è esposta a mezzogiorno quindi non teme il freddo ma risente invece dello stato della guerra mancando di vetri una finestra. A gennaio il maestro è contento dell’andamento della classe, che legge correttamente e con passione. A febbraio è annotato il pericolo costituito dal pavimento dell’aula. Ad aprile il maestro scrive che le vacanze per le elezioni non pregiudicheranno sullo svolgimento del programma. A giugno il programma è svolto completamente, si procede alla ripetizione. Tutti gli alunni saranno promossi alla terza classe ad eccezione di due o tre. Nella classe terza insegna la signorina Wanda De Angelis, la quale non ha compilato la cronaca del registro. Nelle classi quarta e quinta insegna la maestra Rossi, la quale il 16 ottobre annotando l’inizio delle lezioni si lamenta della non avvenuta adozione dei libri di testo. Il 2 dicembre è iniziato il freddo ma in classe non c’è legna e gli alunni sono irrequieti. A gennaio la maestra insegna agli alunni della classe quarta al pomeriggio, perché essi stanno molto lontano e la mattina prima delle 10 non arrivano mai. A febbraio la maestra si lamenta dei suoi orari di lavoro perché è occupata tutta la giornata ed il suo lavoro fuori scuola diventa sfibrato. Il mese di marzo è trascorso tranquillamente. Il 3 aprile è annotata la visita del direttore che ha firmato soltanto il registro ed è ritornato il 21 maggio, invitando l’insegnate ad andare a prendere in direzione cioccolata e caramelle per tutti gli alunni. Il 18 e 19 giugno si svolgono gli scrutini della classe quarta, su 17 alunni sono promossi soltanto 10, il 28 giugno si svolgono gli esami della classe quinta, 3 promossi su 5 alunni.

1948-1949 Nell’anno scolastico 1948-1949 nella classe prima insegna la maestra Rossi, la quale ad ottobre, iniziata la scuola, è contenta perché gli alunni non stanno più sulla strada e pensa che sarebbe utile l’istituzione di un asilo, così i ragazzi starebbero più calmi. A novembre tutte le insegnanti sono state invitate dal direttore alla conferenza di apertura dell’anno scolastico. A dicembre alcuni alunni sono malati di morbillo. E’ venuto molto freddo, ma la maestra ha avuto un po’ di legna e spera di accendere il fuoco ogni mattina. A gennaio la frequenza è regolare, gli alunni hanno studiato alacremente, sembrano svelti ad apprendere invece dimenticano facilmente e la maestra fatica per farli vivere in modo civile. A febbraio la maestra ha annotato la visita del direttore, contento di trovare la scuola in ordine ed i bambini quieti. A marzo la maestra anche se hanno terminato di leggere il sillabario insiste sempre sulla lettura. Il 6 aprile la maestra ha ricevuto l’ordine di fare scuola il pomeriggio. A maggio due alunni non sono più venuti a scuola a causa delle serpi per la strada ed essi abitando lontano dalla scuola sono giustificati. Dal 17 al 20 giugno si svolgono gli scrutini, 11 promossi su 18 alunni.Nella classe seconda insegna la signorina Giraldi, la quale il 15 novembre scrive di aver già insegnato in questa scuola alcuni anni fa ed aveva conservato un buon ricordo degli abitanti, ospitali ed affezionati alle insegnanti. Inizia il suo lavoro con gioia, si augura che per la fine dell’anno possa ottenere quei risultati da lei desiderati. Dal 18 novembre la maestra si assenta e ritorna il 18 dicembre, gli alunni la rivedono con simpatia. A gennaio gli alunni frequentano regolarmente ma il programma non è stato completamente svolto. Iniziano le assenze per malattia ma buona parte della scolaresca ha fatto buon profitto nel programma svolto. Il 4 marzo il programma di febbraio è stato svolto quasi completamente e la maestra è soddisfatta del profitto della maggior parte della scolaresca. Alla fine di marzo il programma è stato svolto completamente e ad aprile la maestra ha notato discreto profitto nella lingua italiana, la maggior parte degli alunni scrive con chiarezza ma non ancora abbastanza correttamente. La maestra si assenta dal 18 maggio e ritorna il 14 giugno. Dal 17 al 20 giugno si svolgono gli scrutini, su 18 alunni sono promossi 11. Nella classe terza insegna la signorina Campolongo Elena, la quale il 15 novembre assume servizio e nota che gli alunni hanno già svolto con il supplente la ripetizione dell’anno precedente, discretamente assimilato. La maestra lascia la scuola il 22 novembre e ritorna il 17 dicembre. Il 1 febbraio la maestra scrive che, a causa della mancanza delle aule, deve far scuola di pomeriggio.Il 5 aprile la classe è visitata dal direttore che non ha avuto buona impressione della scolaresca. Il 17 maggio gli alunni fanno visita alla scuola di S. Caterina, dove si è svolta una partita a pallone con quegli scolari. Il 20 giugno, ultimo giorno di scuola, la maestra scrive “giorno, come ogni anno dolce e amaro, dolce per le vacanze che ci aspettano, amaro perché mio malgrado non ho potuto fare a meno di affezionarmi a questi ragazzi”. La classe quarta è affidata alla supplente Caterina Giulioli, la quale assume servizio in questa classe il 1 febbraio ed il 10 febbraio nota che gli alunni nel profitto lasciano molto a desiderare. Il 20 febbraio la maestra scrive che cerca di interessarsi della loro vita privata e vuole che abbiano confidenza nella loro maestra. Il 15 marzo con gare, premi ed esortazioni la maestra ha cercato di incitare i suoi alunni nello studio, ma i risultati non sono troppo soddisfacenti. Il 30 aprile il programma è stato completamente svolto e la maestra nota con piacere che la maggior parte degli alunni ha migliorato. Il 31 maggio il programma è terminato ed è iniziato il ripasso. Dal 13 al 20 giugno si svolgono molte esercitazioni di scrutinio, 15 sono i promossi e 10 i rimandati e la maestra commenta ” Con entusiasmo e buona volontà ho cercato di assolvere la mia missione di educatrice non solo nella scuola, ma anche fuori”. Nella classe quinta insegna il maestro Giovambattista Zuppello, proveniente dalla provincia di Messina, il quale il 16 ottobre ha annotato l’inizio delle lezioni e scrive che gli scolari soni più sviluppati fisicamente e quasi formati mentalmente. Essi lo comprendono come lui comprende loro e ciò agevolerà il lavoro che li attende. A novembre tutto procede con regolarità ed anche gli alunni frequentano la scuola nonostante le intemperie. A dicembre nonostante il freddo in aula si sta bene, essendo esposta a sud-est. A gennaio gli alunni leggono attentamente e con passione ed a febbraio la maggior parte segue e trae buon profitto dalle lezioni. A marzo il maestro scrive di ammirare gli alunni di campagna che per venire a scuola percorrono una notevole distanza. Ad aprile le vacanze secondo il maestro non hanno pregiudicato il regolare svolgimento del programma avendo lavorato seriamente durante l’inverno. A maggio gli alunni seguono e dimostrano vivo interessamento ad ogni nuova nozione. A giugno si procede alla ripetizione del programma, tutti gli alunni sono stati ammessi a sostenere gli esami e su 12 alunni sono stati promossi 10.

1949-1950 Nell’anno scolastico 1949-1950 nella classe prima insegna la signorina Umbra Masini, la quale il 7 novembre prende servizio e scrive di essere rimasta ammirata del luogo pittoresco dove si trova e del panorama vasto e magnifico di questa nostra Umbria meravigliosa. Cerca di rendere la scuola accogliente e ridente, perché i bambini, che per la prima volta vi entrano, sentano il suo invito amoroso. Gli alunni la seguano stentatamente, solo qualcuno si appassiona a voler far bene. Molto pochi sono i genitori che si curano del profitto dei loro figlioli. Il 9 gennaio si riprendono le lezioni, è necessario per la maestra ripetere esercizi nel programma già svolto. A gennaio il programma è svolto in tutte le sue parti e la maestra è soddisfatta del profitto degli alunni. A marzo sono state superate molte difficoltà nel leggere e nello scrivere. Ad aprile la maestra è stata assente un periodo perché malata. A maggio il programma è ormai terminato ma purtroppo gli sforzi della maestra non hanno potuto far si che tutti gli alunni superassero tutte le difficoltà. A giugno si svolgono gli scrutini, promossi 16 alunni su 24. Il 19 chiude la scuola e la maestra scrive “sono felice di aver dedicate tante ore e tante cure a questi fanciulli ignari e felice di aver aperto nuovi orizzonti alle loro giovani menti”. Nella classe seconda la maestra Rossi scrive nella cronaca del registro a gennaio che gli alunni hanno fatto poco durante le vacanze, mentre molti compiti li hanno eseguiti durante i mesi di ottobre e di novembre. Il 14 febbraio la maestra si mette in permesso e dal 15 febbraio viene la supplente Santini. Il 15 marzo la maestra è ritornata a scuola ed è contenta di essere un’altra volta con i suoi scolari. In 30 anni di scuola ha voluto bene a tutti gli alunni ed il volto degli alunni secondo lei è unico, eletto e gentile. E’ stata contenta che siano stati buoni ed ubbidienti ed anche la supplente è stata soddisfatta ed è dispiaciuta nel lasciarli. Ad aprile e maggio gli alunni eseguono i loro compiti abbastanza bene e studiano ed anche i ripetenti sono migliorati.Il 18 e 19 giugno si svolgono gli scrutinio, su 20 alunni frequentanti sono promossi 17. Nella classe terza insegna il maestro Paride Panezi, il quale nel periodo ottobre-dicembre ha annotato che i primi contatti con gli scolari gli procurarono un senso di fiducia e di speranza. Egli ha all’inizio eseguita la ripetizione del programma con particolar riferimento alle quattro operazioni ed alla tavola pitagorica, molti esercizi di copiatura e di dettatura i bambini eseguono nella quasi totalità con molto interesse e discreto profitto.Nel periodo gennaio-marzo gli alunni sono ritornati a scuola avendo dimenticato quasi del tutto quanto già appreso. Dopo un breve periodo la scolaresca riprende il suo corso tornando ad essere stimolata e diligente. Il nuovo programma appassiona e tiene avvinti gli scolari. Tutti si applicano e si dimostrano stimolati. Nel periodo marzo-giugno la scolaresca ha già iniziato la ripetizione del programma. Il maestro alla fine dell’anno è commosso nell’allontanarsi dai suoi alunni che per un intero anno scolastico sono stati parte integrante ed integrale della sua vita. E’ soddisfatto dei suoi scolari e li lascia consapevole di aver fatto il suo dovere e di aver assolto con coscienza la sua missione. Nella classe quarta insegna la supplente De Angelis Wanda, la quale ha iniziato l’insegnamento nel mese di novembre. Nel primo periodo di scuola ha ripassato il programma dell’anno precedente. Gli alunni si rivelano svogliati e molti sono disinteressati allo studio. La frequenza è regolare, la maestra cerca di curare anche la formazione dell’animo di questi bambini, di occuparsene in maniera sempre maggiore “perché l’animo sia forgiato al buono appreso nella scuola stessa”. Al ritorno dalle vacanze la maestra si è accorta che gli alunni hanno abbandonato gli studi. Gli alunni nel secondo trimestre non sono migliorati, la maestra non è soddisfatta perché hanno poca volontà e seguono poco. I genitori si curano poco dei figli e del loro profitto. Il 23 marzo si ha la visita del direttore, gli alunni sono stati rimproverati ed ammoniti per il loro comportamento. Alla fine del mese di aprile, la maestra ha finito di svolgere il suo programma e nell’ultimo periodo procederà alla ripetizione e spera che gli scolari la seguano con tutta la loro buona volontà. La classe quinta è affidata al maestro Zuppello, il quale inizia l’insegnamento il 1 ottobre e scrive che spera con tutte le forze di potere assolvere onestamente il compito affidatogli. A novembre e dicembre gli alunni lasciano molto a desiderare nella lingua italiana. A gennaio e febbraio è molto freddo ma la scuola è ben riscaldata e gli alunni, anche i più lontani, frequentano regolarmente. A marzo si nota un piccolo miglioramento nella materie anche se i risultati non sono ancora troppo soddisfacenti. Ad aprile il programma è completato, la maggior parte degli alunni ha migliorato. Alla fine di maggio il programma è ultimato, la maggior parte degli alunni scrive con chiarezza ma non ancora abbastanza correttamente. Il 19 giugno gli alunni sono tutti ammessi agli esami, sono promossi 12 su 16 ed il maestro commenta “Spero che le mie parole, il mio esempio, i miei consigli e le mie esortazioni siano sempre nei loro cuori”.

1950-1951 Nell’anno scolastico 1950-1951 la classe prima è affidata la signorina Marelva Cinti, la quale il 18 ottobre assume servizio come supplente. Gli alunni le sono apparsi un po’ ribelli ai doveri disciplinari e sgarbati tra di loro. A novembre gli alunni le risultano ancora indisciplinati e poco studiosi. A dicembre lasciando gli alunni per le vacanze di Natale ha raccomandato loro di studiare. A gennaio la maestra scrive nella cronaca del registro che la disciplina lascia ancora a desiderare e pochi sono gli alunni che si distinguono nel rendimento. A febbraio è notato un miglioramento riguardo allo studio ma non tanto riguardo alla disciplina. Ad aprile la maestra continua l’opera di migliorare il più possibile le condizioni dei suoi alunni. A maggio gli alunni studiano con più buona volontà e sono più disciplinati. Una buona parte riuscirà ad ottenere la promozione. Il 19 giugno chiudendo la scuola la maestra scrive degli alunni ” Sento davvero dolore nel lasciarli perché mi sono tanto affezionata. Ho raccomandato loro di studiare e non abbandonare completamente i libri e sono certa che lo faranno”. Nella classe seconda insegna la signora Venere Ubaldi Conti, la sua supplente il 21 dicembre scrive nella cronaca di aver notato un miglioramento nello studio e nella disciplina. L’8 gennaio al ritorno dalle vacanze la maestra ha dovuto ricapitolare il programma svolto precedentemente. Tutto il suo insegnamento è pervaso dalla volontà di educare moralmente e religiosamente la scolaresca. La titolare ha ripreso servizio dopo 80 giorni il 10 aprile ed ha constatato che la supplente ha fatto lavorare gli alunni che non hanno dimenticato quanto svolto. Il 17 maggio è annotata la visita del direttore, in occasione della quale gli alunni hanno gareggiato per prendere bei voti. La maestra scrive che non ricorre mai a punizioni fisiche con gli alunni, non li umilia con parole offensive ed evita di affaticarli troppo. Il 10 giugno la maestra annota di essere soddisfatta dei risultati ottenuti dagli alunni. Il 16 giugno la maestra è stata nominata commissaria agli esami di Porchiano, Palliccio e di S. Caterina. Nella classe terza insegna la signora Elsa Leonelli Cerusici, residente a Viterbo, la quale prende servizio il 13 ottobre e scrive il 15 novembre di non aver ancora notato un miglioramento nella condotta e nel profitto. Il 31 gennaio il profitto degli alunni è considerato discreto e la disciplina è sempre la stessa. Il 15 febbraio la maestra riprende servizio dopo 15 giorni di assenza e scrive che gli alunni hanno poco profittato di quanto fatto dalla supplente. Il 31 marzo le votazioni degli alunni nel secondo trimestre sono regredite rispetto al primo trimestre. Il 17 aprile gli alunni hanno saputo rispondere poco alle interrogazioni del direttore. A maggio si effettua la ripetizione del programma svolto. Il 16 giugno chiude la scuola e il 22 giugno gli esami si sono conclusi con 11 promossi su 16 frequentanti. Le classi quarta e quinta sono affidate al maestro Zuppello, il quale il 30 ottobre scrive nella cronaca che gli alunni sono al completo ed il programma continua il suo lento svolgimento. A novembre la frequenza degli alunni è stata regolare nonostante la semina e a dicembre nonostante la raccolta delle olive. Il programma che si svolge, scrive il maestro, è conforme alle nuove istruzioni e nulla sarà trascurata di materia e si curerà soprattutto l’educazione dell’animo. Il 18 gennaio il maestro annota che gli alunni lasciano molto a desiderare nello studio ma sono volenterosi e seguono. Nei mesi di febbraio e a marzo il maestro ha cercato di incitare gli alunni allo studio ma i risultati non sono ancora troppo soddisfacenti. Ad aprile il programma è alquanto svolto ed è ultimato a maggio. A giugno tutti gli alunni sono stati ammessi a sostenere gli esami e pochissimi sono stati i promossi.Il maestro commenta “Con entusiasmo e buona volontà ho cercato di assolvere la mia grande missione di educazione non solo nella scuola ma anche fuori. Spero che le mie buone parole, il mio esempio, i miei consigli e le mie esortazioni siano sempre nei loro cuori”.

1951-1952 Nell’anno scolastico 1951-1952 la classe prima è affidata alla maestra Caterina Rossi, la quale scrive nella cronaca del registro il 24 ottobre che da due giorni ha preso servizio nella scuola di Porchiano. Il 15 novembre la maestra scrive che la maggior parte dei suoi alunni sono scarsi ed il 4 dicembre scrive di non essere soddisfatta di come ha potuto realizzare il suo programma mensile, gli alunni sono molto disordinati, irrequieti ed ancora indietro. La maestra non ha potuto portare a termine il programma nel mese di dicembre a causa della sua assenza dalla scuola. A gennaio la maestra ha dovuto faticare per rimettere gli alunni a pari con il programma. Il 14 febbraio il direttore, venuto in visita, non è rimasto soddisfatto della classe, soprattutto della grafia degli alunni. Il 18 marzo è annotato il cambiamento d’orario, ritornato al mattino. Il 6 giugno la maestra è ritornata a scuola, dopo un mese e mezzo di assenza. Il 21 giugno terminano le lezioni, la maestra scrive che la maggior parte degli alunni sarà promossa avendo fatto di tutto per riuscire a trarre da ognuno il massimo. La classe seconda è affidata alla maestra Diana Modesti Fiorini, la quale ha annotato il 23 ottobre l’inizio delle lezioni, il 21 novembre la celebrazione della festa degli alberi. Gli alunni sono indisciplinati e poco studiosi. Il 16 gennaio è annotata la visita del direttore, che ha consigliato alla maestra di far migliorare la calligrafia degli alunni. Il 4 febbraio la maestra è ritornata a scuola, dopo un periodo di malattia. Il 5 marzo la maestra ha annotato che il programma è stato svolto e dal 29 marzo si mette in permesso per puerperio e gestazione. Il 31 marzo assume servizio la supplente Paola Monzi, che ha annotato il 18 aprile come gli alunni si esprimano male ed il 30 aprile scrive che i risultati non sono troppo soddisfacenti. Il 7 maggio gli alunni sono stati condotti a fare una passeggiata al bosco Vittorio. Il 6 giugno la classe è stata visitata dall’ispettore di religione don Aldo Cinti. Il 3 giugno iniziano gli scrutini, l’anno è scolastico è terminato ma la maestra è contenta di aver faticato con piacere, i bambini hanno seguito sia nello studio che nella disciplina e la maestra conclude “sono stata severa ed intransigente seppure spesso li ho fatti ridere e ho voluto farmi conoscere sotto un nuovo aspetto. Bisogna pure contraccambiare l’affetto che gli alunni portano alla loro insegnante con piccole occasioni che a loro sembreranno tanto gradite”. Nella classe terza insegna la signorina Bruna Stentella, la quale il 23 ottobre ha annotato l’inizio regolare delle lezioni ed il 23 novembre scrive che i suoi alunni dimostrano sufficiente interesse e trovano difficoltà a ripetere ciò che studiano. A dicembre la maestra ha avuto ordine di fare lezione di pomeriggio, questo mutamento ha influito sul profitto degli alunni che si dimostrano stanchi e svogliati. Il 15 gennaio terminato il primo trimestre ed i risultati non stati troppo soddisfacenti. Nel mese di febbraio ci sono state molte assenze a causa dell’influenza. Il 6 marzo è annotata la visita del direttore Frezza, che ha trovato gli alunni abbastanza preparati ed anche disciplinati ed educati. Il 23 maggio dopo due mesi di congedo la maestra ha ripreso servizio, è stata commossa dalla loro accoglienza. Il 7 giugno scrive che sta svolgendo il ripasso del programma e nota che le sue fatiche non sono state sprecate. Dal 19 al 21 giugno si sono svolti gli esami, sono stati promossi 14 alunni e 5 rimandati. “Rivedrò i miei alunni il giorno che verranno a prendere le pagelle, sarò presente alla contentezza dei promossi e alla mea culpa dei rimandati”. Le classi quarta e quinta sono affidate alla maestra Sabina De Carli, la quale il 24 ottobre scrive di aver preso servizio nella scuola di Porchiano ed il 27 ottobre sono iniziate le lezioni, la maggior parte dei suoi alunni presenta varie lacune nella preparazione e sta cercando in ogni modo di interessarli, di scuoterli ed incitarli allo studio. Il 30 novembre scrive che alcuni alunni cercano di migliorare, altri no, in complesso lasciano molto a desiderare nella disciplina e nell’ordine ed il profitto in questo mese non è stato soddisfacente. Il 13 dicembre è annotato come lo svolgimento del programma vada a rilento perché le lacune devono essere colmate gradatamente e tenga molto a curare la lettura, la composizione, il calcolo orale scritto. Il 19 gennaio la maestra scrive che cerca di ottenere più studio dagli alunni attraverso dei premi e lo studio in classe riesce ancora più difficile a causa del freddo, per la mancanza della stufa. Il direttore venuto in visita il 6 marzo ha consigliato alla maestra di curare molto la conversazione e l’esposizione orale. Ad aprile le lezioni procedono regolarmente e si è giunti quasi allo svolgimento completo del programma. A maggio in quasi tutti gli alunni la maestra ha notato un sensibile miglioramento, il programma è stato terminato e si è iniziata la ripetizione di alcune materie. Il 14 giugno terminano gli esami della classe quinta, dei 9 alunni sono stati promossi 8, non essendosi presentato uno. Il 19 giugno la maestra conclude la cronaca scrivendo “Ho salutato i miei alunni ma non più con il rammarico degli altri anni perché quest’anno non li lascio definitivamente in quanto ritornerò sempre nella medesima sede”.

1952-1953 Nell’anno scolastico 1952-1953 la classe prima è affidata alla maestra Sabina De Carli, nata, nata a Montecastrilli nel 1929, la quale ha annotato l’orario normale, la visita del direttore il 27 gennaio, la festa degli alberi. Nelle classi seconda e terza insegna la signorina Emma Cerasi supplente, la quale ha annotato la durata delle lezioni dal 10 ottobre al 30 maggio, l’orario normale, la visita del direttore l’11 aprile, la festa degli alberi il 21 novembre, l’inaugurazione della bandiera sociale il 25 gennaio, le gite scolastiche il 14 febbraio e il 17 marzo, le discrete condizioni del locale scolastico e dell’arredamento. La maestra ha incontrato difficoltà per la disciplina degli alunni. Ha svolto il programma senza gravi difficoltà tranne per la storia, rimasta un po’ lontana ed astrusa. Nella classe quarta la maestra Marelva ha annotato l’orario normale, la visita del direttore il 15 maggio, la festa degli alberi, le condizioni discrete del locale scolastico, l’arredamento discreto. Difficili sono risultati i rapporti scuola-famiglia, ma gli alunni si sono interessati alle occupazioni scolastiche e nello svolgimento del programma la maestra non ha incontrato difficoltà. Nella classe quinta insegna la maestra Angela Cruciani, nata a Rimini nel 1917, residente a Terni, la quale ha annotato l’orario normale, la festa degli alberi, l’arredamento discreto. Per 94 giorni la titolare è stata sostituita dalla signorina Pernazza Maria Luisa. 1953-1954 Nell’anno scolastico 1953-1954 la classe prima affidata alla maestra Anna Ascani, nata a Papigno nel 1930, la quale ha annotato nella relazione finale del registro la durata delle lezioni dal 14 ottobre al 9 giugno, l’orario 8,30-12,40, la festa degli alberi, le scadenti condizioni del locale scolastico e le cattive condizioni dell’arredamento. All’inizio sperava di non riuscire a realizzare quanto sperava, ora può affermare che in parte i suoi disegni di educatrice li ha gradualmente realizzati. Nell’aula ogni alunno ha potuto trovare almeno l’indispensabile che lo ha aiutato nel suo primo faticoso lavoro. Nella classe seconda la maestra De Carli ha annotato l’orario normale, la visita del direttore il 29 marzo, le pessime condizioni del locale scolastico e le pessime condizioni dell’arredamento. Nella classe terza insegna la maestra Wanda Pangoli, nata a Genova nel 1921, coniuge dell’insegnante Piccialuti, la quale ha annotato l’orario normale, la festa degli alberi, le condizioni scadenti del locale scolastico e il cattivo arredamento, ha cercato di ottenere la pulizia degli alunni, farli diventare buoni, affettuosi e sicuri. La scuola non è presa in considerazione dai genitori, il programma è stato svolto completamente. Nella classe quarta insegna la maestra Umbra Masini, supplente, nata a Narni nel 1927 e nella classe quinta insegna la signorina Marelva Cinti, la quale ha annotato l’orario normale, la visita del direttore il 29 aprile, le condizioni scarse del locale scolastico e l’arredamento discreto.

1954-1955 Nell’anno scolastico 1954-1955 nella classe prima insegna la maestra Marelva Cinti, la quale ha annotato la durata delle lezioni dal 1 ottobre al 4 giugno, l’orario normale, la festa degli alberi, l’arredamento discreto. Nella classe seconda la maestra Ascani ha annotato l’ orario normale, la festa degli alberi, le condizioni scadenti del locale scolastico, le dimensioni dell’aula, l’arredamento discreto. Tutta la scolaresca ha tratto profitto dall’insegnamento e la maestra è soddisfatta dei risultati ottenuti. Nella classe terza insegna la maestra De Carli, la quale ha annotato l’orario normale, la gita scolastica a Roma, la festa degli alberi, le pessime condizioni del locale scolastico e gli arredi mancanti. Nella classe quarta la maestra Pangoli ha annotato l’orario normale, la visita del direttore il 4 maggio, le pessime condizioni del locale scolastico, le dimensioni dell’aula. La maestra ha seguito tutti con amore e comprensione e così ha potuto ottenere facilmente anche la disciplina. Ha insistito nella pulizia, nell’ordine e nelle buone maniere. Il programma è stato svolto completamente. Nella classe quinta insegna il maestro Ermanno Santori, nato ad Amelia nel 1920.

1954-1955 Nell’anno scolastico 1955-1956 la classe prima è affidata alla maestra Pangoli, la quale ha annotato nella relazione finale del registro la durata delle lezioni dal 1 ottobre al 9 giugno, l’orario 8,30-12,40, la visita del direttore l’8 marzo, la festa degli alberi e le pessime condizioni del locale scolastico. I genitori si disinteressano dell’istruzione dei figli, gli alunni sono buoni, affettuosi e sinceri. Il programma è stato svolto interamente. La classe seconda è affidata alla maestra Marelva Cinti, la quale ha annotato la durata delle lezioni dal 3 ottobre al 9 giugno, l’orario 8,30-12,40, le dimensioni dell’aula e l’arredamento discreto. La classe terza è affidata alla maestra Ascani Anna, la quale ha annotato l’orario normale, la visita del direttore l’8 marzo, le condizioni scadenti del locale scolastico, le dimensioni dell’aula e le cattive condizioni dell’arredamento. Nella classe quarta la maestra De Carli ha annotato l’orario normale, la festa degli alberi, le condizioni pessime del locale scolastico e le cattive condizioni dell’arredamento scolastico. Nella classe quinta insegna la signorina Metella Giorgetti, nata a Iesi nel 1928, residente a Narni, la quale ha annotato l’orario normale, la visita del direttore il 26 marzo, la festa degli alberi, le cattive condizioni del locale scolastico e l’arredamento in cattive condizioni.

1956-1957 Nell’anno scolastico 1956-1957 la classe prima è affidata alla maestra Emma Cerasi, nata ad Amelia nel 1930, la quale ha annotato nella relazione finale del registro, l’assenza del materiale didattico, l’orario 8,30 -12,40, le lezioni dal1 ottobre all’8 giugno, la festa degli alberi e lo svolgimento totale del programma. La classe seconda è affidata alla maestra Wanda Pangoli, la quale ha annotato le dimensioni dell’aula, il riscaldamento attraverso la stufa, l’arredamento pessimo, il materiale inesistente, la festa degli alberi, due passeggiate a scopo didattico e lo svolgimento totale del programma. Nella classe terza insegna la signora Marelva Cinti Valentini, la quale ha annotato l’arredamento scolastico scadente, lo svolgimento totale del programma. Dal 7 gennaio al 14 giugno è stata sostituita dalla supplente Cappello Maria. Nella classe quarta insegna la maestra Frezza, che ha riportato nella relazione finale del registro le dimensioni dell’aula, il materiale didattico mediocre, l’arredamento insufficiente, la refezione scolastica ad opera dell’Azione cattolica e lo svolgimento totale del programma. Nella classe quinta la maestra De Carli ha annotato le dimensioni dell’aula, il riscaldamento mediante stufa, l’arredamento scarso, la festa degli alberi e lo svolgimento totale del programma.

1957-1958 Nell’anno scolastico 1957-1958 nella classe prima e seconda insegna la maestra Oria Ballo, la quale ha annotato le dimensioni dell’aula, l’arredamento vecchio, il materiale didattico assente, le lezioni svoltesi dal 15 ottobre al 28 giugno, l’orario 8,30 -12,40, la festa degli alberi a Poggio dell’aia il 21 novembre. E’ necessario secondo la maestra il nuovo edificio scolastico ed il programma è stato svolto regolarmente. La classe terza è affidata alla maestra De Carli Sabina, la quale ha annotato le dimensioni dell’aula, la festa degli alberi e lo svolgimento totale del programma. Nella classe quarta insegna la maestra Angela Cruciani, nata a Rimini nel 1917, residente a Terni, la quale ha annotato le dimensioni dell’aula, l’arredamento scarso, la festa degli alberi, il programma svolto totalmente e con risultati soddisfacenti. Nella classe quinta insegna la supplente Caterina Giulioli Bridandi, la quale ha annotato le dimensioni dell’aula, l’assenza del materiale didattico, il riscaldato mediante camino, la refezione scolastica gestita dal parroco e lo svolgimento totale e regolare del programma. Abbiamo anche quest’anno la classe sesta, affidata alla signora Frezza Anna, la quale ha annotato l’orario normale, la festa degli alberi, le condizioni mediocri del locale scolastico, le dimensioni dell’aula (3,50×3, 80×3) e le cattive condizioni dell’arredamento.

1958-1959 Nell’anno scolastico 1958-1959 la classe prima è affidata alla signorina Lena Pulcinelli, nata a Terni nel 1932, la quale ha annotato nella relazione finale del registro le dimensioni dell’aula (4x4x3), l’arredamento mediocre, la pulizia della scuola ad opera della signora Matilde Galletti vedova Lorenzoni, le lezioni dal 1 ottobre al 30 maggio, la festa degli alberi, la gita scolastica a Terni, Marmore e Piediluco l’11 maggio. La classe seconda è affidata alla maestra Anna Santini Silvestrelli, la quale ha annotato le dimensioni dell’aula (4×3, 50×2,70), l’arredamento mediocre. Nella classe terza la maestra Oria Ballo ha annotato le dimensioni dell’aula (6×3,25×6), l’arredamento pessimo e la gita a Marmore e Piediluco il 18 maggio. Nella classe quarta il maestro Panezi ha annotato le dimensioni dell’aula (7×4,50×4), l’arredamento mediocre e pessimo. La popolazione, scrive il maestro si disinteressa della scuola e qualsiasi rapporto con la scuola è puramente casuale ed occasionale. I nuovi programmi sono di gradimento dell’insegnante, perché l’insegnamento parte dall’interesse del bambino e trasforma il discente in artefice del suo sapere. La classe quinta è affidata alla signora Eugenia Chiari Cianfarini, la quale ha annotato le dimensioni dell’aula (5x4x4), l’arredamento scolastico mediocre, la gita scolastica e la festa degli alberi.

1959-1960 Nell’anno scolastico 1959-1960 la classe prima è affidata alla maestra Cianfarini, nata a Terni nel 1931, residente a Roma, la quale ha annotato l’orario delle lezioni dalle 8,30 alle 12,40, la festa degli alberi, l’arredamento in cattive condizioni, l’aula vecchia e non efficiente. I genitori sono stati in rapporto con la scuola e gli alunni si sono interessati alle occupazioni scolastiche ed hanno partecipato attivamente alla vita scolastica. La classe seconda è affidata alla maestra Anna Frezza, nominata a Porchiano dal 1953, la quale ha annotato nella relazione finale del registro la festa degli alberi, le condizioni scadenti del locale scolastico, le dimensioni dell’aula (5×4,50×3,50), le cattive condizioni degli arredi. Nella classe terza insegna la signora Aurora Mensurati Alessandrini, nata a Preci nel 1925, residente a Terni, la quale ha annotato la festa degli alberi, l’aula non efficiente all’insegnamento essendo una vecchia abitazione adibita al servizio scolastico. Gli alunni hanno partecipato alle occupazioni scolastiche con interesse dato il metodo della ricerca con cui è stato svolto il programma. Nella classe quarta insegna la maestra Oria Cassiani Ballo, la quale ha annotato le dimensioni dell’aula (6x6x4), le cattive condizioni dell’arredamento. Nella classe quinta il maestro Panezi, ha annotato la festa degli alberi, le dimensioni dell’aula (5x4x4) e la visita del direttore il 4 maggio.

RICORDI Tra gli alunni che hanno frequentato in questo periodo ricordiamo Secondina Monti, la quale racconta che la scuola era situata al centro del paese ed era mista. Era costituita da una stanza al pianterreno con una finestra piccolissima senza servizi. Era arredata dai banchi con sedie attaccate al banco, lavagna, tavolo per la maestra e carta geografica. Lei abitava vicino alla scuola. Ha cambiato quattro scuole in cinque anni, la più bella aveva due grandi finestre, da dove si vedeva la campagna e le mura di cinta del paese. A scuola portava merenda, colori, penne, quaderni e album da disegno e indossava il grembiule nero con colletto bianco e fiocco azzurro. Era vestita con maglioni e gonne e non si ricorda di aver avuto un cappotto o giacche di nessun genere. La scuola era riscaldata con stufa a legna e camino ed era illuminata dalla corrente elettrica. Secondina ha frequentato qui fino alla classe quinta. Ha avuto tante maestre, la maestra Bina, la maestra Ornella e la maestra Emma. Si ricorda anche di una supplente, la maestra Umbra di Narni. In quinta le ha insegnato il maestro Santori. La maestra Emma, quando si arrabbiava mordeva tutti colori e le matite. La maestra Umbra era la più elegante e precisa nei modi. Un episodio che ricorda Secondina è che la maestra per illuminare l’aula mise uno specchio sulla parete di fronte. Ai compagni non è rimasta particolarmente legata, è rimasta amica soltanto con due alunne che non hanno frequentato la sua classe. Ricordiamo anche Giulio Ippoliti e Vanda Venturini. Il signor Ippoliti racconta che nel paese di Porchiano, di anno in anno le aule venivano collocate in stanze private prese in affitto considerate idonee allo scopo o comunque disponibili, pertanto dislocate in vari edifici e non sempre questi erano sufficienti ad ospitare più di una classe. L’aula era arredata da banchi di legno con sedile incorporato da due o più posti, vecchi e malandati, pieni di scritte, buchi ed incisioni. Sui banchi c’erano dei fori per i calamai e su ogni banco c’era un rigagnolo per appoggiare il pennino, per evitarne la caduta, che avrebbe comportato il suo spuntarsi. C’era una pesantissima lavagna piena di buchi e rigature, poggiata su un trespolo di legno. C’era inoltre una rudimentale cattedra per la maestra e una grossa carta geografica d’Italia appesa al muro. Era obbligatorio il grembiule blu, con colletto bianco e fiocco azzurro per i maschi e rosa per le femmine. Oltre al grembiule il signor Giulio indossava una camicia e pantaloni corti per tutte le stagioni. L’aula era illuminata da una piccola lampada elettrica e riscaldata dalla stufa, alimentata dalla legna portata a turno dagli scolari. Ha frequentato le prime due classi in aule diverse, le ultime tre classi invece nell’unica aula situata nell’ex palazzo comunale. Nella classe prima e seconda la sua insegnante è stata la signora Bina, successivamente la signora Marelva Cinti. Quest’ultima era molto preparata e con una elevata disposizione all’insegnamento, considerato che riusciva ad essere chiara nella spiegazione delle varie materie. Era una maestra buona e comprensiva, anche se talvolta si arrabbiava. Un episodio che ricorda della scuola elementare, è la visita improvvisa del direttore Frezza, definito agli alunni come un uomo burbero, austero. Questi si presentò spalancando violentemente la porta, tutti gli alunni sono balzati dalla paura in piedi, come mummificati ed è sicuro che certamente nessuno degli alunni abbia capito nulla della breve paternale che fece, tanta era la paura.

(Tratto da “La storia delle scuole elementari di Amelia, 1940-1960, di Vera Barbini)